Vivaldi violin concerto2/21/2023 ![]() ![]() In realtà, come viene dimostrato in quest’articolo, la situazione è ben più complessa, perché esistettero differenze significative – anche nei primi due movimenti – tra la versione utilizzata da Bach per la sua trascrizione clavicembalistica (RV 316) e il testo che Vivaldi consegnò alle stampe (RV 316a). Roger, 1716): in virtù di tali similitudini, Jean-Pierre Demoulin incoraggiava – in un saggio del 2009 – una ricostruzione del Concerto (perduto) RV 316, considerandola un’operazione “semplice”. Grazie al testo trasmesso dalla trascrizione bachiana (BWV 975), si sa che i primi due movimenti di RV 316 condividevano materiale musicale comune con il Concerto per violino in Sol minore, RV 316a, Op. 4443) fu distrutto durante la Seconda guerra mondiale. Di quest’ultimo, in particolare, ne rielaborò una decina, dei quali conserviamo il testo orchestrale originale, con la sola eccezione del Concerto per violino in Sol minore, RV 316, il cui unico manoscritto conosciuto (Darmstadt, Hessische Landes- und Hochschulbibliothek, Ms. ![]() ![]() ![]() Com’è noto, tra luglio 1713 e luglio 1714 Johann Sebastian Bach trascrisse per strumento a tastiera solo – organo e clavicembalo – (perlomeno) ventuno concerti ‘moderni’, composti soprattutto da noti maestri italiani: Alessandro e Benedetto Marcello, Giuseppe Torelli e Antonio Vivaldi. ![]()
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